Anna Bracco | Inside the body

Opening > sabato 4 marzo, ore 18,00

Sabato 4 marzo, alle ore 18, negli spazi di Museo Nuova Era a Bari, in Strada dei Gesuiti 14, in pieno centro storico, prende il via la mostra “Anna Bracco. Inside the body”, a cura di Carmelo Cipriani. Con questa nuova personale, la prima a distanza di oltre vent’anni – l’ultima, fatta eccezione per una bipersonale in Toscana, risale al 1999, sempre al Museo Nuova Era, “Oltre il punto di fuga” a cura di Lia De Venere –, Anna Bracco riflette su introspezione e interiorizzazione, due attività dell’animo umano vicine al punto al punto da apparire sovrapponibili eppure ben distinte nelle loro specifiche modalità attuative, la prima tutta rivolta al sé, al guardarsi dentro, la seconda tesa a proiettare il percepito all’interno, oggetti e avvenimenti della vita quotidiana di un passato più o meno recente, fino a farne materia viva di memoria. Il percorso è composto da sedici opere realizzate dal 2020 ad oggi, vale a dire in periodo pandemico e post-pandemico. Imprescindibile punto di partenza di siffatta riflessione non poteva che essere la sua storia, personale e familiare.

 

Così presenta la mostra il curatore Carmelo Cipriani: “Per la medicina l’invenzione della radiografia ha rappresentato indubbiamente un grande passo in avanti. Da quel momento l’uomo ha avuto la possibilità di indagare il corpo umano da vivo. Il guardarsi dentro si è trasformato in atto concreto e non più solo metaforico. Si è persa forse la poesia di quel gesto ma in compenso si sono acquisite scienza e conoscenza. Le anamnesi oggi si possono fare non più solo giudicando sintomi, esperienze precedenti e manifestazioni esteriori ma anche dando un’occhiata a cosa succede all’interno. In questo processo di esplorazione le radiografie, oltre ad essere strumenti di diagnosi per medici e professionisti sanitari, sono diventate oggetti personali da guardare, conservare, manipolare. Come l’arte la radiografia ha reso visibile l’invisibile, restituendo legittima esistenza a ciò che non si vede. Suggestionata da quelle ‘immagini nere alternate da spazi di luce’, Anna Bracco ha cercato nelle radiografie un ‘corpo spirituale’, instradandosi sulla via che procede ‘al di là della materia’. Per le sue nuove riflessioni è partita da questo materiale insolito che, oltre al campo medico, ha trovato un suo specifico utilizzo anche nel campo dell’arte, nella diagnostica finalizzata al restauro ma anche nella produzione di opere d’arte contemporanea. Questa recente tendenza che riflette sul suo collegamento con la malattia e la morte, la radiografia è assunta tanto sul piano tecnico, come procedimento creativo, quanto su quello oggettuale, inserendola sic et simpliciter all’interno dell’opera.

 

Anna Bracco plasma le radiografie assecondando la loro natura malleabile, le curva, le chiude in scatole di plexiglass, le lascia attraversare dalla luce. Ne derivano originali light box trasformate in custodie di pensieri e casse di risonanza per emozioni. Dissolvenza è il titolo scelto per l’intero ciclo, interamente realizzato nell’ultimo anno; lavori di medio formato che privilegiano la delicatezza dell’evanescenza, il turbamento dell’impermanenza, l’alternanza basica tra bianco e nero, lo sviluppo di linee geometriche nitide”.

 

La mostra è patrocinata dal Comune di Bari e della Città Metropolitana di Bari. All’inaugurazione, oltre all’artista, interverranno il curatore Carmelo Cipriani e la gallerista Rosemarie Sansonetti.

La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Sfera Edizioni.

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